ANTROPOLOGIA |
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L'antropologia
(termine composto col prefisso antropo-, dal greco άνθρωπος
ànthropos = "uomo" più il suffisso -logia, dal greco λόγος,
lògos = "parola, discorso"), nata come disciplina interna
alla biologia, studia l'essere umano sotto diversi punti di
vista: sociale, culturale, morfologico, psicoevolutivo,
artistico-espressivo, filosofico-religioso e in genere dal
punto di vista dei suoi vari comportamenti all'interno di
una società.
L'antropologia è nata dentro le scienze biologiche e studia
l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè in quanto
costituente un particolare gruppo zoologico, sulla scorta di
caratteri morfologici e fisiologici. Sganciandosi
dall’antropologia di matrice umanistica, l’antropologia
fisica nacque come disciplina autonoma nella seconda metà
dell’Ottocento, quando vennero messe a punto tecniche e
metodologie adatte per affrontare oggettivamente lo studio
della diversità fisica dell’uomo nel tempo e nello spazio:
l’antropologia diventò sinonimo di storia naturale
dell’uomo.
Alla fine del 18° sec. J.F. Blumenbach cominciò a studiare
sistematicamente le variazioni fisiche (‘varietà’) dell’uomo
partendo dall’osservazione ‘a occhio’ della forma del
cranio. L’esigenza di quantificare il dato di osservazione
portò Antropologia Retzius (1842) a misurare lunghezza e
larghezza della testa per trarne un rapporto, l’indice
cefalico. Con la messa a punto di un ricco strumentario
antropometrico (in parte ancora utilizzato) grazie all’opera
di P.-P. Broca, fondatore a Parigi della prima scuola di
antropologia (1876), si passò alla misurazione delle
dimensioni assolute lineari e angolari del corpo nel suo
insieme e nelle sue varie parti utilizzando punti di
riferimento anatomici (punti antropometrici): furono le basi
per sviluppare un settore autonomo dell’antropologia fisica,
l’antropometria, basandosi sul concetto di "uomo medio"
introdotto da Antropologia Quételet (1870).
La scoperta della calotta cranica di Neandertal (1856)
rappresentò il punto di avvio di un settore specifico che
avrebbe assunto straordinario sviluppo, la paleoantropologia
(o paleontologia umana), che trovò sostegno nella teoria
dell’evoluzione le cui basi furono esposte nel 1859 da C.
Darwin.
Nel 1900 G. Sergi, il fondatore della scuola romana di
antropologia fisica, secondo la moda del suo tempo di
classificare l’uomo in razze, scrisse un saggio sulla
sistematica antropologicantropologia Nello stesso anno con
la ‘riscoperta’ delle leggi di Mendel si cominciò a far luce
sul meccanismo dell’eredità dei caratteri biologici e nel
1913 K. Landsteiner mise in evidenza che nell’uomo, oltre i
caratteri morfologici esterni, anche caratteri interni quali
i cosiddetti caratteri ematologi variano nei diversi gruppi
umani. Su questa base W.C. Boyd (1950) utilizzò i gruppi
sanguigni per classificare l’uomo in razze (classificazioni
sierologiche).
Negli anni 1940 la teoria darwiniana fu riformulata in
chiave statistico-matematica e nella seconda metà del secolo
sistemi di verifica sempre più attendibili, grazie alla
messa a punto di tecniche di laboratorio e metodologie
statistiche raffinate, hanno aperto un nuovo campo
d’indagine sulla variabilità dell’uomo, consentendo di
approfondire e in alcuni casi di chiarire determinati punti,
con la conseguenza che certe posizioni assunte in passato
dagli antropologi, in particolare per quanto riguarda la
‘tipologia razziale’, sono state criticamente riviste.
Questo processo di rinnovamento ha richiesto in primo luogo
l’apporto della biologia molecolare e della genetica che,
con i loro modelli evolutivi, hanno permesso di superare la
fase puramente descrittiva dell’antropologia fisica
tradizionale. Sempre più l’interesse della disciplina si è
spostato al livello delle molecole proteiche, che, essendo
diretta espressione dei geni, sono obiettivamente più
affidabili per un’interpretazione dei meccanismi evolutivi.
L’estensione di questo tipo di indagini al livello degli
acidi nucleici (DNA nucleare e mitocondriale) ha fornito
prove decisive su aspetti fondamentali dell’evoluzione
dell’uomo.
SCIENZE DEMO ETNO ANTROPOLOGICHE.
Il termine scienze demo-etno-antropologiche designa tutte le
discipline che studiano l'uomo dal punto di vista sociale e
culturale.
Essa si articola nelle seguenti branche e discipline:
- antropologia culturale e antropologia sociale (o
antropologia socioculturale);
- etnologia, che studia e confronta le popolazioni mondiali;
- folclore (o demologia), che studia le tradizioni, gli usi
e i costumi dei vari popoli;
- sociologia e archeologia, se intese come antropologia
delle società moderne e antropologia delle civiltà antiche.
Tale accezione, largamente utilizzata in Italia, non ha un
perfetto riscontro nel mondo anglofono, e tende spesso a
creare confusione.
L'antropologia culturale è uno dei campi dell'antropologia,
lo studio olistico dell'umanità. In particolare essa è la
disciplina che ha promosso e sviluppato la cultura come
oggetto di studio scientifico; essa è anche il ramo
dell'antropologia che studia le differenze e le somiglianze
culturali tra gruppi di umani.
L'etnologia (dal greco ethnos: popolo) è una branca
dell'antropologia che si occupa di studiare e confrontare le
popolazioni attualmente esistenti nel mondo. Rispetto
all'antropologia culturale l'etnologia ha tradizionalmente
fatto un maggior utilizzo della comparazione tra le diverse
culture. Entrambe le discipline sono comprese nelle scienze
etnoantropologiche. Rimane contrapposta invece l'etnografia,
lo studio di singoli gruppi attraverso il contatto diretto
con la cultura, rispetto alla quale l'etnologia è sempre
stata un complemento "teorico".
La demologia è lo studio della cultura popolare. Il termine
demologia viene utilizzato in alcune nazioni europee di
lingua neolatina (per es., Francia, Spagna, Portogallo) in
alternativa alla parola inglese folklore. |
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LINK UTILI
Professione antrolopogo -
www.professioneantropologo.it/
Fare antropologia -
www.fareantropologia.it/
SIMDEA - Rivista di antropologia museale -
www.simbdea.it
Antropologia religiosa -
www.bacchiega.it/
Associazione Italina per le scienze etno-antropologiche -
www.aisea.it/
DADA - Rivista di Antropologia post-globale -
www.dadarivista.com/
Istituto Italiano di Antropologia -
www.isita-org.com/
Osservatorio sull'Antropolgia della Libertà -
http://aliresearch.eu/ |
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LAVORARE CON
LA LAUREA IN ANTROPOLOGIA
- Pubblica Istruzione: insegnante di antropologia, settore
museale
- Istituti di ricerca: ricerche di mercato, analisti
- Scuole pubbliche e private: formatore
- Settore privato: libera professione, cooperative di scav |
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